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I disturbi mestruali nelle adolescenti

Si definisce ciclo mestruale il periodo che intercorre tra l’inizio di una mestruazione e l’inizio della successiva. Un ciclo mestruale ha normalmente un ritmo di 28-35 gg ed una durata di 2-7 giorni. Il flusso mestruale normale varia tra 25-69 ml. (1)

disturbi ciclo mestruale adolescentiNelle adolescenti, nei primi 2 anni di mestruazione, i cicli sono irregolari nel 50%-60% dei casi, con progressiva regolarizzazione a partire dal 2°- 3°anno ginecologico. Inoltre, nei primi due anni dopo il menarca, il 55%-80% dei cicli mestruali sono anovulatori. (1)

Accanto a queste condizioni, definibili come alterazioni fisiologiche e quindi del tutto normali del ciclo mestruale, l’adolescente può presentare altri disturbi del ciclo mestruale che sono considerati anomalie. (1)

Vediamo un piccolo schema che ne riassume le principali:

  1. ANOMALIE DEL RITMO:

  • oligomenorrea: intervallo tra due cicli mestruali superiore ai 35 giorni;
  • polimenorrea: intervallo tra due cicli mestruali inferiore ai 25 giorni;
  • amenorrea: assenza di mestruazioni per almeno tre mesi. (1)
  1. ANOMALIE DI QUANTITÀ E DURATA:

  • ipomenorrea: perdita ematica inferiore a 20 ml;
  • ipermenorrea: perdita ematica superiore agli 80 ml;
  • menorragia: durata della mestruazione più lunga rispetto ad un ciclo normale. (1)
  1. ANOMALIE DI PRESENTAZIONE:

  • metrorragia: sanguinamento uterino che si verifica in qualsiasi momento del periodo intermestruale;
  • menometrorragia: sanguinamento uterino eccessivo e prolungato che si verifica ad intervalli frequenti ed irregolari. (1)

Per quanto riguarda la fase premestruale, sebbene alcune adolescenti non presentino alcun disturbo rilevante, più del 20% delle donne in età riproduttiva è affetta dalla sindrome premestruale e circa il 40%-70% delle ragazze di età compresa tra 12 e 17 anni è affetta da dismenorrea. (1)

La sindrome premestruale è caratterizzata da una sintomatologia di natura fisica, psicologica e comportamentale (dolore nella regione pelvica, cefalea, sensibilità emotiva, diarrea, etc..), la cui intensità è soggettiva e varia da persona a persona. (1)

La dismenorrea è invece una mestruazione dolorosa, caratterizzata dalla presenza di disturbi generali o locali e da dolori che interessano in genere la regione pelvica e l'addome. Nel 15%-20% dei casi è di tale entità da indurre assenteismo scolastico o lavorativo. (1)

In caso di amenorrea che si presenta nell’adolescente, le indagini fondamentali sono quelle tradizionali: un’accurata anamnesi ed un attento esame obiettivo, che includerà esami di laboratorio (ad esempio esami del sangue) e strumentali (visita ginecologica ed ecografia pelvica). (1)

Il risultato di tali indagini confermerà o meno il sospetto diagnostico e guiderà nella scelta di ulteriori approfondimenti laboratoristici-strumentali, dove necessari. (1)

Disturbi mestruali e PCOS nelle adolescenti

Durante l’approccio diagnostico di un’adolescente con disturbi di amenorrea, l’aumento dell’indice di massa corpora (IMC) unitamente al sintomo obiettivo di irsutismo ed acne potrebbe indurre il sospetto di Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS). Anche quando l’amenorrea è associata ad iperandrogenismo la causa sottostante più comune in età adolescenziale è rappresentata dalla PCOS. (1)

La Sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) è il disordine endocrino più comune nelle donne in età riproduttiva ed è una delle cause principali di infertilità femminile. (1)

Nel 66% delle adolescenti la PCOS si manifesta con alterazioni del ciclo mestruale, quali l’oligomenorrea nel 47% dei casi e l’amenorrea nel 19%. (1)

Secondo gli esperti (ESHRE/ASRM, European Society for Human Reproduction and Embryology/American Society for Reproductive Medicine), la diagnosi di PCOS può essere fatta in presenza di almeno 2 delle seguenti caratteristiche: anovulazione cronica, segni clinici o biochimici di iperandrogenismo e riscontro ecografico di “ovaio policistico”. (1)

Per le adolescenti che presentano disturbi mestruali correlati alla PCOS le principali strategie terapeutiche devono mirare a:

  • una riduzione del peso;
  • modificare lo stile di vita (aumento dell’attività fisica);
  • ridurre i livelli di androgeni;
  • incrementare la sensibilità all’insulina;
  • utilizzo di un’adeguata terapia ormonale. (1)
FONTE UNICA:
  1. Chiarelli F, Gaspari S.,Disturbi mestruali nelle adolescenti, - Clinica Pediatrica, Università di Chieti [Internet]. Disponibile su: https://www.researchgate.net/publication/242764191
Data di pubblicazione: 22/11/2024
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