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Blog: Educazione alla fertilità

Età, fertilità e PMA

I dati statistici degli ultimi anni

Negli ultimi decenni in Italia si è assistito ad un progressivo spostamento in avanti dell’età relativa alla prima gravidanza. L’età media delle madri al parto è di 33,2 anni tra le italiane e 31,2 anni tra le cittadine straniere. L’età media al primo figlio è per le donne straniere pari a 29,2 anni e superiore a 31 anni per le italiane, con differenze lievi tra Nord e Sud del Paese.(1)

I dati del 2023 sottolineano che il 43,3% delle madri italiane ha una scolarità medio alta, il 17,4% medio bassa e il 39,3% ha conseguito la laurea mentre tra le donne straniere prevale una scolarità medio bassa (41,2%).(1)

L’analisi della condizione professionale evidenzia che il 67,9% delle madri italiane ha un’occupazione lavorativa, il 17,2% sono casalinghe e il 13,0% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione mentre tra le donne straniere la percentuale di casalinghe è pari al 50,1%. (1)

I dati ci fanno capire come il fenomeno dell’aumento dell’età della popolazione femminile alla prima gravidanza dipenda dal fatto che vengono meno e sempre troppo tardi le prospettive di stabilità lavorativa ed economica. Dopo il Covid-19 anche le cittadine straniere, che avevano finora compensato questo squilibrio strutturale, hanno registrato una diminuzione della fecondità.(2)(3)

Il ricorso a una tecnica di procreazione medicalmente assistita (PMA) risulta, in media, in 3,9 gravidanze ogni 100, in considerevole crescita rispetto agli anni passati.(1)

Negli ultimi 20 anni l’età media delle donne che si sottopongono a cicli di PMA è passata da 34 anni nel 2005 a 37 anni nel 2022 e la quota di donne sopra i 40 anni è passata dal 20,7% del 2005 al 34% del 2022, valori superiori alla media europea.(2)

La tecnica più utilizzata è stata la fecondazione in vitro con successivo trasferimento di embrioni nell’utero (FIVET) (47,7%), seguita dal metodo di fecondazione in vitro tramite iniezione di spermatozoo in citoplasma (ICSI) (35,4%).(1)

È un dato di fatto che la fertilità declini con l’avanzare dell’età

Dopo i 35 anni le possibilità di concepimento spontaneo diminuiscono e aumenta il rischio di aborto. Le tecniche di fecondazione in vitro non garantiscono il successo riproduttivo, anche se lo facilitano, con efficacia diversa a seconda della tecnica adottata e dell’età della donna. (4)

La fertilità femminile dipende dalla riserva ovarica, che rappresenta il numero delle cellule uovo presenti in entrambe le ovaie in un dato momento. La riserva ovarica nel corso della vita della donna va incontro a un progressivo declino fino a esaurirsi con la menopausa. Tuttavia già 5-10 anni prima della menopausa possono presentarsi condizioni di infertilità.(4)

L’età della donna influenza negativamente anche la PMA

Nei trattamenti di PMA l’età della donna rappresenta il fattore che più riduce la possibilità di concepimento. Infatti, la riduzione del numero degli ovociti va di pari passo con il deterioramento della loro qualità: questo aumenta il rischio di anomalie genetiche all’interno degli ovociti e, di conseguenza, degli embrioni. Basti pensare che il rischio di trisomia 21 (sindrome di Down) arriva a 1 su 106 nelle donne di 40anni, 1 su 30 nelle donne di 45 anni. (4)

Se la riserva ovarica è fortemente ridotta, è molto difficile recuperare dalle ovaie un numero sufficiente di ovociti di buona qualità che possano essere trasferiti in utero, anche se si stimolano le ovaie con una terapia ormonale ad alti dosaggi. Di conseguenza, nelle donne di età avanzata una grande quantità di cicli IVF viene cancellata. (4)

Qualora si riesca a effettuare il trasferimento degli embrioni, le possibilità di ottenere una gravidanza evolutiva sono comunque basse. Infatti, con l’aumento dell’età femminile, aumenta la percentuale di embrioni con anomalie genetiche, che andranno incontro a mancato impianto o aborto. (4)

In conclusione, secondo gli esperti, non è consigliabile la ricerca di una gravidanza in un età troppo avanzata. Nel momento in cui emergono difficoltà riproduttive, è bene rivolgersi immediatamente ad uno specialista di medicina della riproduzione. Il passare del tempo è infatti deleterio sulle possibilità di successo, pur ricorrendo alle tecniche di PMA. (4)

FONTI:
  1. ISS - Rapporto sull’evento nascita in Italia - https://www.epicentro.iss.it/materno/cedap-2023
  2. ISS – PMA - https://www.epicentro.iss.it/pma/aggiornamenti
  3. ISS – “Attuazione della legge sulla PMA: i dati per il 2022” - https://www.epicentro.iss.it/pma/stato-di-attuazione-della-legge-40-dati-2022
  4. Progetto Iside - Il fattore età nella fertilità femminile - https://www.progettoiside.it/il-fattore-eta-nella-fertilita-femminile/

 

Data di pubblicazione: 29/ott/2025