Acido folico e folati sono vitamine del gruppo B, indicati a volte, anche con il nome di vitamina B9. Il loro nome deriva dalla parola latina “folium”, cioè foglia, poiché furono per la prima volta isolati negli anni ’40 dalle foglie degli spinaci.(1)
Con il termine folati si indicano i composti presenti negli alimenti (pteroilpoliglutammati che contengono da 1 a 6 molecole di glutammato), mentre il termine acido folico (acido pterolimonoglutammico) è riferito alla molecola di sintesi chimica presente nei supplementi vitaminici e negli alimenti fortificati. La forma ossidata presenta una biodisponibilità doppia rispetto ai folati presenti negli alimenti e quindi assunti attraverso la dieta.(1)
I termini quindi, anche se spesso utilizzati come sinonimi, non vanno confusi: oltre che per la formula chimica, folati e acido folico si differenziano per la diversa biodisponibilità all’assorbimento.(2)
La quantità di folati introdotti con l’alimentazione, se varia ed equilibrata, è generalmente adeguata.(2)
Alimenti naturalmente ricchi di folati sono:
- le verdure a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi, lattuga)
- i legumi (fagioli, piselli)
- la frutta (kiwi, fragole e arance)
- la frutta secca (come mandorle e noci).(2)
Per quanto riguarda i cibi di origine animale, il fegato e altre frattaglie hanno contenuti piuttosto elevati in folati, come pure alcuni formaggi e le uova, da consumare però in porzioni limitate e non frequenti.(2)
Bisogna inoltre tenere in considerazione che il processo di preparazione, cottura e conservazione degli alimenti può distruggere gran parte dei folati presenti nei cibi, dato che si tratta di vitamine idrosolubili, sensibili al calore, alla luce, all’aria e all’acidità.(2)
CARENZA DI ACIDO FOLICO
La carenza di acido folico nelle prime fasi della gravidanza aumenta il rischio di malformazione del feto, in particolare di Difetti del tubo neurale (Dtn) come la spina bifida o l’anencefalia. Inoltre, la carenza di folati potrebbe essere associata ad altri esiti avversi della gravidanza (ritardo di crescita intrauterina, parto prematuro).(2)
Una riduzione dell'assorbimento di acido folico, o un aumento del fabbisogno, possono derivare anche dall'assunzione di alcuni farmaci (barbiturici, estroprogestinici), da un elevato consumo di alcol, dal diabete mellito insulino-dipendente, dalla celiachia. Se le donne in età fertile presentano uno di questi fattori di rischio è necessario che assumano con particolare attenzione la vitamina nel periodo periconcezionale. Le donne che rientrano in gruppi ad alto rischio (quelle che presentano una certa familiarità con malattie del tubo neurale, o che hanno avuto una precedente gravidanza con un DTN, o che sono affette da diabete mellito, obesità o epilessia) dovrebbero essere monitorate con particolare attenzione in quanto potrebbero necessitare di quantità maggiori di acido folico.(2)
COME ASSUMERE ACIDO FOLICO
Poiché il tubo neurale si chiude normalmente fra il 17simo e il 29simo giorno dal concepimento, quando cioè la donna non ha ancora accertato la sua nuova gravidanza, l’assunzione di acido folico già prima del concepimento diventa decisiva nel ridurre il rischio di sviluppare Dtn. Secondo revisioni sistematiche di letteratura, una corretta supplementazione di acido folico può ridurre fino al 70% il rischio di disturbi del tubo neurale.(2)
Poiché il fabbisogno nutrizionale giornaliero di folati aumenta durante il periodo della gravidanza e durante l’allattamento, la raccomandazione dell’Istituto Superiore di Sanità per le donne in età fertile, che programmano o non escludono una gravidanza e per quelle in gravidanza, è di “assumere 0,6 mg/die di acido folico (poiché il feto attinge alle risorse materne) e durante l’allattamento 0,5 mg/die (per reintegrare le quantità perse con il latte materno)”.(2)
ALIMENTI FORTIFICATI E INTEGRATORI CON ACIDO FOLICO
Nel 1998 la Food and Drug Administration (l’organismo federale statunitense per la sorveglianza sui farmaci e sugli alimenti) ha disposto l’aggiunta di acido folico a tutti i cereali. Sono così acquistabili sul mercato americano alimenti fortificati come la farina, il pane, il riso e altri prodotti a base di cereali.(3)
In Italia, non esiste l’obbligo di produzione di alimenti fortificati, ma esiste solo una fortificazione volontaria adottata da alcune industrie alimentari. Gli integratori di acido folico sono in vendita in tutte le farmacie e possono facilmente essere acquistati dietro presentazione di ricetta medica.(3)
FONTE:
- Istituto Superiore di Sanità (ISS) – “Registro Nazionale Malattie Rare: malformazioni congenite e acido folico” - https://publ.iss.it/ITA/Items/GetPDF?uuid=17ddc54e-a6d9-4317-8e28-c0e655f25c69
- ISS – Acido Folico e Folati – Informazioni generali - https://www.epicentro.iss.it/acido-folico/
- Epicentro – “Acido Folico” - https://analisipapagni.it/esame/pdf/2017/03/Acido-folico.pdf
Data di pubblicazione: 29/ott/2025