Età della donna e fertilità
L’età riveste un ruolo molto importante sulla capacità riproduttiva della donna.
Per questo è essenziale informare le donne che desiderano un figlio del fatto che la cosiddetta “finestra fertile” sia limitata e che la qualità degli ovociti si riduca al crescere dell’età. La donna, infatti, nasce con un numero definito di follicoli, le strutture che contengono gli ovociti, una riserva ovarica che si esaurisce con il passare degli anni senza possibilità di rigenerarsi.(1)
La donna vive il suo picco fertile tra i 20 e i 30 anni, dopodiché la sua fertilità subisce un calo graduale fino ai 37 anni e un rapido declino dopo questa età, fino ad arrivare alla fine del periodo fertile con la menopausa (statisticamente intorno ai 50 anni).(1)
Le donne in età fertile dovrebbero essere consapevoli dell’impatto negativo dell’età sulla fertilità. In particolare, le donne con più di 35 anni, dovrebbero disporre di una diagnosi e di un trattamento tempestivi, anche solo dopo sei mesi che non riescono a concepire.(2)
Secondo la SIGO (Società Italiana Ginecologi Ostetrici), il consulto nei confronti di adolescenti e giovani donne deve essere focalizzato sull’importanza di osservare stili di vita corretti, così da mantenere sano l’apparato riproduttivo più che trasmettere l’urgenza di una gravidanza il prima possibile.(2)
Per informare le donne sull’influenza dell’età sulle possibilità di concepimento, il Comitato di Ginecologia del Collegio di Ostetrici e Ginecologi Americano e il Comitato della Società Americana di Medicina della Riproduzione hanno pubblicato un parere scientifico, “Age-related fertility decline: a committee opinion”(3). che fornisce informazioni, dati e raccomandazioni per le donne che vogliono restare incinta.(3)
Tali raccomandazioni e informazioni restano sempre attuali nell’educazione della donna alla fertilità e sono state tradotte dall’Istituto Superiore di Sanità; pertanto, riassumiamo di seguito le più importanti:
- Il declino della fertilità legato all’età femminile è dovuto alla riduzione irreversibile della quantità e qualità degli ovociti presenti nell’ovaio e all’impossibilità di produrne di nuovi.
Ad esempio, gli ovociti sono 1-2 milioni circa alla nascita, scendono a 300-500 mila al menarca, 25.000 a 37 anni fino ad arrivare a 1000 ovociti all’età di 51 anni (età media dell’esordio della menopausa).(4)
- L’età è un fattore di rischio indipendente da altri: in particolare, si possono considerare i 32 e i 37 anni come due età “spartiacque” in cui la fertilità subisce un calo significativo.(2)
Insieme alla diminuzione di numero avviene anche un vero e proprio processo di invecchiamento in quanto la qualità degli ovociti peggiora e aumentano i livelli dell’ormone follicolo stimolante (FSH). I meccanismi biologici sono ancora poco conosciuti, ma sembrano riguardare diversi fattori genetici.(4)
- I risultati delle tecniche di procreazione medicalmente assistita sono influenzati negativamente dall’età della donna.
Ad esempio, in uno studio francese condotto su un campione di donne fertili sottoposte a cicli di inseminazione artificiale a causa dell’infertilità del coniuge, il gruppo che aveva meno di 31 anni ha avuto il 74% di gravidanze, il gruppo tra 31 e i 35 anni il 62% di gravidanze, il gruppo over 35 solo il 54% di gravidanze.(4)
- Con l’aumentare dell’età aumentano anche i rischi per la madre e per il bambino.
Per quanto riguarda la madre si parla ad esempio dell’aumento con l’età della presenza di fibromi, problemi alle tube, endometriosi. Per quanto riguarda il feto si parla di aumento delle anomalie cromosomiche (trisomia) e degli aborti spontanei, anche successivamente alla prima verifica del battito cardiaco. Inoltre, le donne che hanno fumato o hanno una storia familiare di donne con menopausa precoce, possono correre più rischi di un declino prematuro del loro patrimonio ovarico (la cosiddetta riserva ovarica).(4)
- La percentuale statistica di aborto spontaneo in base all’età della donna è la seguente:
33-34 anni = 11,4 %
35-37 anni = 13,7 %
38-40 anni = 19,8 %
41-42 anni = 29,9 %
> di 42 anni = 36,6 %(4)
In conclusione, la raccomandazione generale da non dimenticare, secondo gli esperti, è la seguente:
“le donne over 35, che per 6 mesi consecutivi non sono riuscite a concepire, devono poter accedere e sottoporsi a tempestiva diagnosi e trattamento medico. Quest’ultimo deve essere iniziato anche prima in caso di indicazioni cliniche specifiche." (4)
FONTI:
- Età e fertilità, Ministero Salute, 2023 [Internet]. Disponibile su: https://www.salute.gov.it/portale/fertility/dettaglioContenutiFertility.jsp?lingua=italiano&id=4556&area=fertilita&menu=stilivita#:~:text=Lafertilitàdel…1/4Home
- Riportiamo indietro l’orologio biologico. Consigli per favorire il colloquio medico-paziente. Società Italiana Ginecologia e Ostetrica (SIGO), MinisteroSalute, . Disponibile su: https://www.sigo.it/wp-content/uploads/old-site/articoli-del-presidente/articoli-del-pr_184691.pdf
- American College of Obstetricians and Gynecologists Committee on Gynecologic Practice and Practice Committee. Female age-related fertility decline. Committee Opinion No. 589. Fertil Steril. 2014;101(3):633-4. Disponibile su: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0015028208033037
- Età femminile e declino della fertilità, Traduzione e sintesi del Parere del “Comitato di Ginecologia del Collegio di Ostetrici e Ginecologi” americano e del “Comitato della Società Americana di Medicina della Riproduzione”, Istituto Superiore di Sanità, 2014. Disponibile su: https://www.iss.it/infertilit%C3%A0-e-pma/-/asset_publisher/iRMoeuHJhI9n/content/id/3578154
Data di pubblicazione: 19/11/2024