Trattamenti pro-fertilità per donne dai 30 ai 40 anni
I trattamenti per la fertilità in donne over 30 sono molteplici e molto frequenti.
In generale, tutti i trattamenti più utilizzati prevedono una iperstimolazione ovarica per moltiplicare gli ovuli prodotti, che con l’avanzare dell’età iniziano a diradarsi, e aumentare così le chance di avere una gravidanza.
In particolare si fa ricorso a:
- METODI FARMACOLOGICI: sono farmaci che inducono l’ovulazione, stimolando le ovaie attraverso l’ipofisi. Un esempio è la cosiddetta “pillola della fertilità”, il clomifene, ma anche iniezioni quotidiane dell’ormone FHS (follicolo-stimolante).
- CONCEPIMENTO GUIDATO: prevede il monitoraggio mediante ecografie e test ematici dell’andamento del ciclo mestruale, al fine di prevedere in modo quanto più preciso l’ovulazione.
- CRIOCONSERVAZIONE DEGLI OVOCITI.
Consiste nel “congelare” gli ovociti per poi conservarli in azoto liquido a -196°C. La prima nascita italiana grazie all’utilizzo di ovociti congelati e successivamente impiantati con un ciclo ICSI è datata 1997. È una pratica innovativa e di recente acquisizione, e permette alle donne che si sottopongono a fecondazione in vitro di conservare gli ovociti rimanenti dopo l’impianto (che, per legge, può essere di massimo 3 embrioni), senza incorrere in una nuova stimolazione con conseguente prelievo.
FONTI: ISS, Registro procreazione medicalmente assistita